WORKSHOP CIRCLELAND con ALBERT HERA – Domenica 21 giugno 2015 – Ore 21,00

(da FREE NOVARA – articolo del 20 maggio 2015)

Novara - Importante annuncio per chi ama la Musica (con la M maiuscola) da parte di Paolo Beretta, direttore artistico dell’Attico delle Arti: “Ritorna a Novara a grande richiesta Albert Hera, artista di fama internazionale, straordinario cantante jazz e contemporaneo, specializzato in improvvisazione corale, descritto anche come un “Narratore di suoni” . Specializzatosi con artisti quali Bobby McFerrin, Roger Treece, Rhiannon, David Warm e Joey Blake, dopo anni di sperimentazione, ha costruito e divulgato un progetto didattico ed artistico incentrato sulle CircleSongs, di cui è leader indiscusso, laboratori finalizzati ad alimentare la creatività e la personale ‘tavolozza artistica’ di chiunque (cantanti, strumentisti, compositori o semplici estimatori dell’espressione musicale e corporea) voglia facilitare e migliorare la libertà espressiva e la crescita artistica, lavorando per costruire un approccio personale a questo modo unico di fare musica. Per migliorare la padronanza dello strumento vocale riscoprendo e attingendo dalle proprie emozioni e del piacere di cantare insieme“.

Albert Hera, invitato dall’Associazione Le Voci di Novara, sarà all’Attico delle Arti per l’intera giornata del 21 giugno (Festa Europea della Musica e primo giorno d’Estate) con un intenso workshop che avrà inizio alle 9,30 e si concluderà alle 21,00 con il concerto pubblico ‘SOLOS’, con tutti i partecipanti guidati dal maestro. La scadenza dell’iscrizione è fissata entro il 10 giugno, i posti sono limitati. Il costo di partecipazione al Workshop e Concerto è di € 50,00; per l’iscrizione effettuare bonifico bancario intestato a ASSOCIAZIONE LE VOCI DI NOVARA Codice IBAN: IT20Y0503410102000000002542—Causale: Workshop Circleland . Inviare conferma di iscrizione via e-mail a: atticodellearti@gmail.com (specificando i propri dati anagrafici e estremi del versamento). L’ingresso come pubblico al solo Concerto € 10, direttamente la sera dello spettacolo.

Albert Hera, piemontese di nascita, è stato il primo artista a portare in Italia la realtà delle CircleSongs, dopo essersi specializzato con artisti quali Bobby McFerrin (che ne è il più grande esponente), Roger Treece, Rhiannon, David Warm e Joey Blake. Dopo anni di pratica, Hera arriva a costruire un proprio progetto didattico e artistico incentrato sulle CircleSongs: apportando la sua esperienza nel campo della ricerca vocale, continua ad aggiornare il percorso artistico attraverso esercizi specifici volti a migliorare la capacità di ascolto, la comprensione di ritmi non comuni all’interno della cultura musicale occidentale, la sperimentazione di forme stilistiche particolari come il throat-singing o il canto difonico, l’utilizzo del movimento corporeo e delle destabilizzazioni posturali per facilitare la libertà espressiva e l’emissione vocale.
La tecnica viene utilizzata a favore dell’espressione naturale: CircleLand è in primo luogo un percorso per attivare la creatività, migliorare l’ascolto musicale, la gestione del ritmo e il rapporto con la propria voce, infondendo nell’allievo una concreta sensibilizzazione alla curiosità, alla sensazione, allo stupore, componenti importanti per una crescita artistica.

TEATRO DELLA MEMORIA – QUANDO MILANO ERA MILANO – date 13-14-15 MARZO 2015

Quando Milano era Milano

Canzoni – Filastrocche – Scenette di vita milanese – Cabaret

 con Aleardo Caliari, Danilo Ghezzi, Domitilla Colombo, Silvia Gorla, Luca Monticelli

e, al pianoforte il m° Paolo Beretta,

Testi e Regia a cura di Aleardo Caliari

 

Quando Milano era Milano

 Milano nei mitici anni sessanta aveva un “Teatro Stabile Milanese” : Il Teatro Gerolamo, in cui furoreggiava la grandissima Milly, dove debuttava uno stralunato Enzo Jannacci, dove cantava Giorgio Gaber e recitavanograndi attori, come Tino Carraro, Carlo Hintermann, Tino Scotti, Piero Mazzarella portavano al successo il teatro milanese,  in dialetto e in lingua. I GIOVANI COSI’ RISCOPRIVANO L’ORGOGLIO DI ESSERE MILANESI.  

               Poi, in quegli anni felici, resisteva ancora qualche  vecchia osteria e qualche casa di ringhiera in cui, nei cortili giocavano spensierati i bambini, ma, negli anni del BOOM economico, Milano era tutta un Cabaret.  

  E non c’era soltanto il mitico “Derby”  di via Monterosa, dove cabarettavano il mitico  Walter Valdi e Cochi e Renato, ma c’era  il Cabaret intellettuale di via Canonica, il Nebbia Club, c’era la Cassina di Pomm di Gino Negri, quello che scriveva le musiche per Giorgio Strehler,  e poi faceva cantare alla Liliana Zoboli la canzone del bracciante che dorme appeso sulle piante.

C’era il Cab 64, El Lanternin, per citare soltanto i più famosi.       La lista sarebbe davvero lunga, perché allora in ogni ristorante o taverna, osteria o grande albergo milanese, c’erano una pedana e un pianoforte per fare un po’ di  Cabaret.       

Poi , nel lontano 1983, il Teatro Gerolamo ha chiuso , è arrivato il cabaret della televisione e  così a un certo punto… la sera non si sapeva più dove andare.    Oggi per fortuna c’è  il Teatro della Memoria, dove è di scena Aleardo Caliari con la sua troupe meneghina e, al pianoforte, un grandissimo musicista come il maestro Paolo Beretta. Così, anche se Milano non ci sembra più Milano, possiamo ancora sentirci a teatro come a casa nostra e farci quattro risate.

 

Venerdì     13 marzo 2015 ore 21,00

Sabato       14 marzo 2015 ore 21,00

Domenica 15 marzo 2015 ore 16,00

TEATRO DELLA MEMORIA – NEBBIA AL MAC MAHON – 30-31 GENNAIO 2015 – 01 FEBBRAIO 2015

Nebbia al Mac Mahon

(Liberamente ispirato ai romanzi di Giovanni Testori)             

       

  con Aleardo Caliari e Mirton Vaiani

   al pianoforte il m° Paolo Beretta.  

   Regia di Danilo Ghezzi

 

PRIMA – Venerdì 30 Gennaio 2015 ore 21,00

REPLICHE – Sabato 31 Gennaio ore 21,00 – Domenica 01 febbraio 2015  ore 16,00


TEATRO DELLA MEMORIA – QUANDO MILANO ERA MILANO – date 16-17-18 GENNAIO 2015

Quando Milano era Milano

Canzoni – Filastrocche – Scenette di vita milanese – Cabaret

 con Aleardo Caliari, Danilo Ghezzi, Domitilla Colombo, Silvia Gorla, Luca Monticelli

e, al pianoforte il m° Paolo Beretta,

Testi e Regia a cura di Aleardo Caliari

 

Quando Milano era Milano

 Milano nei mitici anni sessanta aveva un “Teatro Stabile Milanese” : Il Teatro Gerolamo, in cui furoreggiava la grandissima Milly, dove debuttava uno stralunato Enzo Jannacci, dove cantava Giorgio Gaber e recitavanograndi attori, come Tino Carraro, Carlo Hintermann, Tino Scotti, Piero Mazzarella portavano al successo il teatro milanese,  in dialetto e in lingua. I GIOVANI COSI’ RISCOPRIVANO L’ORGOGLIO DI ESSERE MILANESI.  

               Poi, in quegli anni felici, resisteva ancora qualche  vecchia osteria e qualche casa di ringhiera in cui, nei cortili giocavano spensierati i bambini, ma, negli anni del BOOM economico, Milano era tutta un Cabaret.  

  E non c’era soltanto il mitico “Derby”  di via Monterosa, dove cabarettavano il mitico  Walter Valdi e Cochi e Renato, ma c’era  il Cabaret intellettuale di via Canonica, il Nebbia Club, c’era la Cassina di Pomm di Gino Negri, quello che scriveva le musiche per Giorgio Strehler,  e poi faceva cantare alla Liliana Zoboli la canzone del bracciante che dorme appeso sulle piante.

C’era il Cab 64, El Lanternin, per citare soltanto i più famosi.       La lista sarebbe davvero lunga, perché allora in ogni ristorante o taverna, osteria o grande albergo milanese, c’erano una pedana e un pianoforte per fare un po’ di  Cabaret.       

Poi , nel lontano 1983, il Teatro Gerolamo ha chiuso , è arrivato il cabaret della televisione e  così a un certo punto… la sera non si sapeva più dove andare.    Oggi per fortuna c’è  il Teatro della Memoria, dove è di scena Aleardo Caliari con la sua troupe meneghina e, al pianoforte, un grandissimo musicista come il maestro Paolo Beretta. Così, anche se Milano non ci sembra più Milano, possiamo ancora sentirci a teatro come a casa nostra e farci quattro risate.

 

Venerdì     16 Gennaio 2015 ore 21,00

Sabato       17 Gennaio 2015 ore 21,00

Domenica 18 Gennaio 2015 ore 16,00

Teatro della Memoria – LA SCAPIGLIATURA – REPLICA dal 07 novembre 2014

Per la XVI edizione della Rassegna

Quattro Secoli di Teatro Milanese

la Compagnia Meneghina del Teatro della Memoria

 

presenta

SCAPIGLIATURA!

Scapigliati e anticonformisti milanesi 1858 – 1898

con Aleardo Caliari, Domitilla Colombo, Silvia Gorla, Danilo Ghezzi

al pianoforte il Mo. Paolo Beretta

 

Regia di Aleardo Caliari

 ULTIME REPLICHE

Venerdì 7 novembre 2014 ore 21,00

 Sabato 8 Novembre 2014 ore 21,00

Domenica 9 Novembre 2014 ore 16,00

INGRESSO € 15,00 – RIDOTTO € 10,00

 

A conclusione dei moti risorgimentali, quando nasce il nuovo Regno d’Italia, a Milano e in Lombardia, molti si chiedono perché lo Stato Post-Unitario  debba adottare e imporre come lingua nazionale il dialetto toscano a scapito del milanese, del veneto, del napoletano, del romano, del siciliano, ecc. nasce così la Scapigliatura milanese e Lombarda!

Nel 1858 scrive Cletto Arrighi: “In tutte le grandi e ricche città del mondo incivilito esiste una certa quantità di individui d’ambo i sessi (…), fra i venti e i trentacinque anni, non più, pieni d’ingegno quasi sempre, più avanzati del loro secolo, (…) pronti al bene quanto al male; inquieti, travagliati, turbolenti… Questa casta o classe – che sarà meglio detto – vero pandemonio del secolo, personificazione della storditaggine e della follia, serbatoio del disordine, dello spirito d’indipendenza e di opposizione agli ordini stabiliti, questa classe ripeto che a Milano ha più che altrove una ragione e una scusa di esistere, io, con una bella e pretta parola italiana, l’ho battezzata appunto la Scapigliatura Milanese”. Così Carlo Righetti (il cui pseudonimo fu Cletto Arrighi) descrisse un movimento di giovani contestatori artisti che prosperò a Milano nel periodo 1858 – 1896.

Sempre un movimento di contestazione artistica, letteraria e musicale, perlopiù composto da studenti universitari e liceali, ma fiancheggiato e sostenuto da numerosi artisti e intellettuali lombardi. Gli Scapigliati infatti non erano anagraficamente tutti milanesi, ma parlavano e scrivevano in milanese, alcuni di loro erano stati Garibaldini e avevano sognato un’Italia Repubblicana, altri provenivano persino dalle cosiddette classi dominanti dalle quali li separava la loro intelligenza ed il loro sentire. I temi romantici dell’amore e della morte erano fortemente presenti nel loro immaginario poetico e narrativo, ma erano anche inclini alla musica, ammiratori e alcuni addirittura collaboratori di Giuseppe Verdi, come Arrigo Boito. Gli Scapigliati si riunivano alla cosiddetta osteria della “Ortaglia” di Via Vivaio (più o meno dove attualmente c’è il palazzo della Provincia) che allora era praticamente in campagna. Nella Scapigliatura la caratterizzazione generazionale post unitaria è strettamente intrecciata all’individuazione di un preciso spazio cittadino entro cui l’armonia tradizionale della comunità viene meno.

Musica e teatro, prosa e poesia concorrono così a disegnare un grande affresco della Milano post unitaria che comprende un arco di quasi quattro decenni per spegnersi sotto i colpi di cannone di Bava Beccaris.

Il Teatro della Memoria nasce come compagnia teatrale nel 1980 e come teatro aperto al pubblico nel 1989, nei locali di via Cucchiari 4. È un nuovo e accogliente teatrino da cento posti dove si mescolano artisti di lungo corso e giovani che si sono appena tuffati nell’affascinante mondo del teatro. Oltre all’amore per il teatro, una malattia dalla quale difficilmente si guarisce, li accomuna quel desiderio di libertà creativa che si alimenta al di fuori del teatro statalizzato. Nel panorama culturale milanese infatti il Teatro della Memoria offre una programmazione originale e diversificata, che non trova riscontro in altre e ben più famose sale cittadine, valorizzando in maniera sempre più approfondita il repertorio teatrale e musicale milanese e lombardo. In questi anni il Teatro della Memoria ha ospitato i più grandi artisti di Milano e di Lombardia: da Piero Mazzarella a Nanni Svampa, da Rino Silveri a Enrico Beruschi a Walter Valdi, da Liliana Feldmann a Memo Remigi, da Umberto Faini a Mirton Vaiani, da Rosalina Neri a Roberto Negri, dando altresì spazio a nuovi e interessanti interpreti come Walter Di Gemma, Jessica Resteghini, Domitilla Colombo, Alberto Grasso, Roberto Sfondrini e tanti altri. Oltremodo significativi sono anche gli autori rappresentati: da Carlo Porta a Cletto Arrighi, da Carlo Dossi a Delio Tessa, da Carlo Bertolazzi ai contemporanei Luigi Lunari, Umberto Simonetta, Giovanni Testori, Mario Mazzarella (in arte Rino Silveri). E poi, naturalmente, Shakespeare, Goldoni, Pirandello, i giovani autori contemporanei, le giovani Compagnie ospiti, tra cui la compagnia degli Hypocrites e quella delle “Cattive Compagnie” vincitrice del Fringe Festival di New York 2013. La Memoria di una tradizione per un nuovo teatro che guarda al futuro.

Il TEATRO MILANESE della Scapigliatura e TECOPPA

Tra il 1870 e il 1880 nasce il Teatro Milanese di Cletto Arrighi, in cui l’attore Edoardo Ferravilla conquista il pubblico milanese con le sue celebri macchiette, tra cui la più famosa resta quella del Brumista (vetturino di “Brumm” ossia di carrozzelle pubbliche) spesso d’umore alterato dai numerosi grappini, bevuti d’inverno per contrastare l’umido e il freddo, e arrabbiato con il mondo intero.

Il suo stesso nome TECOPPA è la traduzione della sua più celebre imprecazione: “CHE DIO TE COPPA”. La macchietta del Tecoppa, diventato simbolo del popolano milanese, furbo e allo stesso tempo ingenuo, cialtrone e un po’ imbroglione, è stata ripresa al Teatro Gerolamo nella seconda metà del Novecento, dal grande attore milanese PIERO MAZZARELLA, da poco scomparso. 

IL CAPPELLO A CILINDRO del TECOPPA, dono degli eredi del Ferravilla a Piero Mazzarella, è stato a sua volta donato all’attore ALEARDO CALIARI del Teatro della Memoria che la riporta per la prima volta in scena in questo spettacolo. 

 

 

Teatro della Memoria

Via Cucchiari 4, 20155 Milano

info@teatrodellamemoria.it – tel . 02 313 663